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venerdì 11 febbraio 2011

La ciambella di San Biagio...

Il 3 febbraio si ricorda San Biagio, protettore della gola.
Si racconta che, mentre il Santo veniva condotto al martirio, guarì miracolosamente un bambino che stava soffocando per un osso conficcato in gola e per questo lo si invoca contro il mal di gola e la tosse.
Dalle mie parti, in Abruzzo, si usa festeggiare questa giornata cucinando e mangiando ciambelle.



Ogni paese ha la sua ricetta. Dal classico ciambellone a quella di pasta lievitata. Il comune denominatore è uno, però: queste ciambelle devono essere decorate con confettini colorati e/o ciliegie candite.
La mia mamma ha sempre preparato la ciambella di San Biagio con un impasto molto simile alla pasta frolla, ma con aggiunta di latte (per renderlo più morbido) e lievito in polvere.
Quella della foto, invece, è una ciambella molto semplice, che ho preparato per l'asilo che frequenta mia figlia. Dal momento che era destinata a dei bambini, non mi andava di portare un dolce troppo sbricioloso...
La ricetta è la seguente:
  • 225 gr di farina+lievito
  • 180 gr di zucchero
  • 150 gr di burro fuso
  • 3 uova intere
  • 1 bustina di vanillina
  • aromi a piacere
In una terrina si montano le uova intere con zucchero e aromi. Quando l'impasto è gonfio, si aggiunge il burro fuso e alla fine la farina+lievito (meglio se setacciata). Si versa poi l'impasto in uno stampo imburrato e infarinato, si decora con confettini e quant'altro e si cuoce in forno già caldo a 200°C per una ventina di minuti (quando è ben dorato, fare comunque la prova stecchino!).



La tradizione vuole che il giorno di San Biagio il "moroso" regali una ciambella alla sua amata in pegno d'amore. Inoltre questa ciambella non deve mai assaggiare la lama: pertanto non deve essere tagliata con il coltello, ma spezzata a mano. La prima "spezzata", poi, deve essere fatta insieme a chi si ama. In casa nostra abbiamo sempre spezzato la ciambella mio marito ed io, ma da 4 anni a questa parte c'è decisamente più gusto a farlo in tre...
Insomma, la morale è questa: non importa la ricetta, non importa la decorazione, non importa la forma perfetta; ciò che conta è condividere questo dolce momento con chi si ama. Come sempre, del resto...
... alla prossima!

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